mercoledì 23 gennaio 2013

Ulisse: Umberto Saba


 
Cari lettori, oggi ci siamo concentrati a scoprire un altro aspetto di Ulisse leggendo la poesia di Umberto Saba animata dai ragazzi di Reggio Emilia con sottofondo musicale. Poi ci siamo rifatti al testo e abbiamo visualizzato la nostra poesia: i piccoli viaggi di Saba, forse con una barchetta, si svolgevano, partendo da Trieste, la sua città, verso la Dalmazia.












              ULISSE

Nella mia giovinezza ho navigato
lungo le coste dalmate. Isolotti
a fior d'onda emergevano, ove raro
un uccello sostava intento a prede,
coperti d'alghe, scivolosi, al sole
belli come smeraldi. Quando l'alta
marea e la notte li annullava, vele
sottovento sbandavano più al largo,
per fuggirne l'insidia. Oggi il mio regno
è quella terra di nessuno. Il porto
accende ad altri i suoi lumi; me al largo
sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore


Umberto Saba


Ci siamo chiesti che viso avesse Umberto Saba e abbiamo trovato la sua statua presente a Trieste:




Ed ora ci siamo detti che vogliamo vedere Trieste, perchè alcuni di noi non ci sono mai stati.
 
 
 
 
Ma Trieste non è solo la favolosa piazza Unità d'Italia, ma una città regina dell'Adriatico.
 
 
 
 
In questa città Umberto Saba ha vissuto ed è stato amato dalla sua nutrice Peppa Sabaz, da cui deriva il suo cognome. La sua voglia di libertà emerge dai versi della poesia che lo identifica come un moderno Ulisse. 
 
Saluti dalla II G; III ora di lezione.
 
 











1 commento:

  1. É il post più bello��������������������

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